QUANDO UNA START UP SI PUO' INDEBITARE IN BANCA ?
Un recente articolo apparso sulla Rivista Bancaria ( 3/2021 ) del Prof. Roberto Moro Visconti, mi dà lo spunto per trattare il tema dell’accesso da parte delle #startup al sistema creditizio. Per definizioni le start up non sono “bancabili” , per lo meno nelle loro iniziali fasi esistenziali. Infatti, non hanno un track record di bilanci depositati ( almeno tre anni ) per fare una valutazione “quantitativa”, ne hanno lasciato sufficienti “tracce “ nelle movimentazioni bancarie apprezzabili per porre in essere un’analisi “andamentale” secondo gli ormai consolidati criteri bancari attivi da “ Basilea 2” in poi. Il capitale iniziale può essere espresso solo da Equity , qui è concentrata la riserva di liquidità di partenza che si riduce molto velocemente all’inizio ( cash burnout ) sperando di riprendersi con i primi flussi di cassa generati dalle vendite , cosa certamente auspicata ma non tanto facilmente realizzabile soprattutto nelle prime fasi. Ecco quindi essenziale l’apporto finanziario in termini di patrimonio netto ( equity) da parte di business angels, crowdfunding o ventures capital , per superare la cosiddetta : “valle della morte” in cui liquidità e patrimonio netto vengono azzerati. Se la Start up supera questa fase critica potrà nel tempo accedere anche alla leva finanziaria tradizionale dei canali bancari, ma questo solo quando:
1) I Flussi di cassa da negativi divengono flussi di cassa stabilmente positivi
2) Si consolida la presenza di assets anche immateriali ( esempio brevetti ) utilizzabili come garanzia
3) Si riducono le asimmetrie informative tra banca e start up , poiché iniziano ad esserci tracce storiche ( bilanci pubblicati ) movimentazioni di conto corrente, sono prodotti business plan e piani finanziari sempre più realistici
4) Possono entrare altri soci istituzionali, come i fondi di private equity che godono di una particolare relazione con le banche
A quel punto la start up ha ormai raggiunto un livello di maturità per trovare il giusto equilibrio tra le due fonti di finanziamento mezzi propri e mezzi di terzi.
Dott. Carlo Mauri
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