Quasi duemila miliardi parcheggiati in banca, ben più del Pil nazionale. La pandemia paralizza consumi e investimenti e fa lievitare la liquidità di famiglie e imprese, che a settembre è arrivata a toccare quota 1.904 miliardi di euro, in aumento di quasi 122 miliardi su base annua (+7%) e di 71 miliardi (+4%) rispetto al febbraio scorso, prima dell’inizio dell’incubo Covid. Sui conti correnti stazionano 1.279 miliardi, 92 miliardi in più (+8%) in sette mesi.
Com’è naturale, l’impennata delle riserve si ripercuote negativamente sui consumi dei cittadini e frena gli investimenti degli imprenditori, con pesanti effetti sulla congiuntura economica. Le famiglie hanno accumulato, in questi sette mesi, oltre 28 miliardi di euro (+2,72%), nello stesso arco temporale la liquidità delle aziende è salita di 62 miliardi (+20,80%). In totale, si tratta di oltre 90 miliardi di euro sottratti al circuito economico e che, invece, sarebbero stati importanti per favorire la ripresa.
Articolo completo focusrisparmio.com
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