1. Vertice della Fed
La Fed terrà il primo vertice programmato da gennaio questo martedì e mercoledì. Ma i membri si sono incontrati in diversi vertici straordinari nei quali hanno portato i tassi di interesse quasi a zero, sono ripartiti gli acquisti di bond e sono state presentate misure senza precedenti. Il bilancio della Fed è stato aumentato ad un record di 6,42 trilioni di dollari.
Gli investitori attendono aggiornamenti sui programmi in corso dalla Fed, ma anche indicazioni sulla durata della recessione e sulle previsioni circa la ripresa economica.
2. Vertice della BCE
La BCE spenderà oltre mille miliardi di euro in acquisti di asset quest’anno e la pressione sul programma di allentamento potrà solo salire, viste le difficoltà di trovare un accordo tra i leader UE sulle misure fiscali a sostegno della ripresa. La Presidente Christine Lagarde la scorsa settimana ha dichiarato che l’economia della zona euro potrebbe subire un calo del 15% quest’anno.
Gli analisti hanno stimato che gli acquisti di emergenza da 750 miliardi della BCE termineranno entro ottobre. Secondo alcuni la BCE non avrà scelta se non quella di aumentare lo schema di altri 500 miliardi di euro, forse giù questo giovedì.
3. PIL USA, dati sulla disoccupazione
Negli USA il dato macro più importante della settimana sarà quello sul PIL. L’attività economica ha subito una battuta d’arresto a marzo, dopo un forte gennaio e febbraio, con la perdita di circa 27 milioni di posti di lavoro.
Scrivono gli analisti di ING “Ci attendiamo una contrazione annua del 6% nel 1° trim. e ci aspettiamo dati peggiori nel 2° trim. Ci aspettiamo un calo del 40% della produzioen tra marzo e giugno, anche se Georgia, Tennessee, Florida e South Carolina ricominceranno ad aprire le attività nelle prossime 2/4 settimane”.
L’altro attesissimo dato sarà ovviamente quelle sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
4. Dati dalla zona euro
In agenda questa settimana i dati sul PIL e sulla disoccupazione nella zona euro. Si aspetta di conoscere l’entità della contrazione del PIL dovuta al blocco sulle economie dell’area.
I dati sulla disoccupazione di marzo mostreranno l’impatto dei licenziamenti sul tasso di disoccupazione, mentre i dati sull’ inflazione di aprile saranno difficili da analizzare vista la chiusura dei negozi, alimentari esclusi.
5. La tempesa del petrolio continuerà?
Questa settimana si cercherà di capire se il mercato del greggio può ritrovare l’equilibrio dopo essere crollato a meno 38 dollari al barile lo scorso lunedì.
Il volume dei contratti future aperti con consegna a giugno è sceso per l’equivalente di 217 milioni di barili, più di un terzo da lunedì scorso, secondo quanto riportato da Reuters.
Un petrolio più economico potrebbe spingere la ripresa dopo la fine del blocco da coronavirus. Un petrolio più economico fa abbassare i costi di energia, trasporti e produzione, fa risparmiare i consumatori e fa risparmiare anche ai paesi importatori, che possono spendere fondi in investimenti più utili.
--Articolo realizzato con il contributo di Reuters
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