Secondo Davide Marchesin di Gam nella terza fase si evidenzieranno i settori in maggiore difficoltà e quelli su cui puntare: il contesto invita a un approccio molto cauto per diverse ragioni
“Il virus è arrivato in maniera imprevista e repentina e ciò si osserva anche nella prima fase in cui si infrange l’onda: la gente in spiaggia viene presa alla sprovvista e scatta il panico. Allo stesso modo abbiamo visto i prezzi di Borsa indietreggiare con violenza tra inizio e fine marzo, con il sopraggiungere del panico nel momento in cui si è abbattuta l’onda lunga di questo tsunami”.
Subito dopo, spiega il gestore, è iniziata la seconda fase, “quando lo tsunami inizia a indietreggiare e lo vediamo perdere di potenza e ritirarsi nell’oceano. Le persone che fortunatamente non sono state trascinate via dalla corrente guardano con gioia a questo stadio e lo stesso è stato sui mercati finanziari”.Questa fase porta all’ottimismo delle ultime settimane ed è seguita dalla fase 3, quando “lo tsunami viene interamente riassorbito dall’oceano e le persone si iniziano a guardare intorno e a vedere le macerie”. Allo stesso modo “dopo la crisi del coronavirus alcuni settori, società e stati usciranno molto danneggiati e in difficoltà. Questa è la terza fase, che non è ancora incominciata ma che noi ci attendiamo per il prossimo trimestre”.
Fra la finanza e l’economia ci deve essere assoluta coerenza: non è sostenibile la compresenza di un’economia debole con un contestuale mercato finanziario che continua a salire”. Al momento, gli utili attesi delle società dello S&P per il 2021 stanno scendendo mentre nelle ultime settimane il mercato era in salita, dando luogo a una divergenza tra le due variabili che dovrebbero convergere.
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